Perché tutti usano QWERTY?
Come saprai, la stragrande maggioranza delle tastiere al mondo utilizzano il layout QWERTY, e molto probabilmente lo stai usando anche tu in questo momento. Ma ti sei mai chiesto perché le lettere sulla tastiera sono disposte in questo modo? Cercando online sembra difficile trovare una risposta sicura a questa domanda, ma quel che è certo è che il motivo era legato alle necessità costruttive delle prime macchine da scrivere: poiché si trattava di dispositivi meccanici, era necessario evitare li piú possibile gli inceppamenti dei meccanismi, e uno dei modi per farlo era posizionare le lettere piú utilizzate in modo tale che risultassero distanti tra loro! Questo espediente aveva quindi un senso per le macchine da scrivere meccaniche, ma non per le moderne tastiere! Anzi, ora il layout QUERTY risulta essere per lo piú una limitazione, dato che posizionare le lettere piú usate distanti tra loro contribuisce solamente ad una maggiore difficoltà di digitazione!
Ma allora perché tutto il mondo utilizza ancora questo layout? E la risposta è: semplicemente per abitudine! Ma vale la pena continuare ad utilizzare un metodo di digitazione poco efficiente solo perché “si è sempre fatto così”? Personalmente, io non credo.
Quali sono le alternative
Nel corso degli anni sono state proposte varie alternative a QWERTY. Probabilmente una delle prime proposte è stata il layout Dvorak, seguita in anni più recenti da Colemak.
Ci sono anche altre alternative, ma queste due sono senz’altro le più conosciute.
L’obiettivo di tutti questi layout alternativi è quello di minimizzare la distanza percorsa dalle dita durante la digitazione, permettendo una maggiore ergonomia. In particolare, tutti questi layout pongono le lettere utilizzate nella “home row”, dove le dita si trovano nella loro naturale posizione di riposo (ammesso di utilizzare la corretta tecnica di digitazione). Ecco un’immagine che illustra la posizione delle lettere più frequentemente utilizzate:
Cosa ho scelto io
Quando ho iniziato a sentir parlare di layout alternativi mi sono imbattuto in Dvorak, e senza pensarci troppo mi ci sono buttato a capofitto. Dopo il tempo necessario per riabituarmi al nuovo layout, ho iniziato ad usarlo quasi esclusivamente. Ultimamente, però, ho iniziato a notare che la mia mano destra stava facendo più sforzo del necessario durante la digitazione, specialmente per quanto riguarda il mignolo. Quindi ho fatto altre ricerche, e mi sono convinto di provare a passare a Colemak-DH, una variante di Colemak leggermente ottimizzata.
Ho notato che Colemak presenta alcuni vantaggi non trascurabili rispetto a Dvorak:
- I mignoli vengono utilizzati con minor frequenza
- Le lettere C, V e X rimangono in posizioni molto simili a QUERTY, permettendo di utilizzare comodamente le combinazioni di tasti come Ctrl-C e Ctrl-V
- Ci sono più lettere posizionate come quelle di Qwerty, facilitando il passaggio da un layout all’altro (vantaggio che io non ho potuto sfruttare, poiché stavo passando da Dvorak a Colemak)
- Se utilizzi una tastiera con i tasti posizionati in colonna, anziché sfalsati, Colemak sembra essere meglio ottimizzati
Bisogna ricordare, tuttavia, che questo layout (così come la stragrande maggioranza dei layout alternativi) è ottimizzato per la scrittura in inglese! Ma fortunatamente le lettere più utilizzate in inglese e in italiano sono praticamente le stesse, perciò la digitazione risulta essere comunque molto confortevole!
Quanto è difficile imparare un nuovo layout?
Intanto posso già dire che questo articolo è stato scritto interamente con il layout Colemak, che ho iniziato ad imparare circa due settimane fa. Non si tratta di un’impresa impossibile, insomma!
C’è da dire che non è per niente facile cambiare un’abitudine, e se si è utilizzato il layout Qwerty per un lungo periodo di tempo (come è il caso per la maggior parte delle persone) sarà necessario del tempo prima di sviluppare la memoria muscolare necessaria per poter scrivere con Colemak senza dover costantemente cercare di ricordare dove si trovano tutti i tasti!
Prossimamente aggiungerò al sito una pagina in cui documenterò come ho imparato Colemak, quanto tempo ci ho impiegato e qualche consiglio basato sulla mia esperienza.