Ormai trascorriamo molto tempo online, circondati dalle idee e dalle opinioni di persone provenienti da tutto il mondo. Abbiamo l’impressione che internet sia diventato un posto molto democratico: grazie ad internet, tutti hanno la possibilità di condividere con il mondo la loro opinione!
L’avvento dei social media, poi, ha permesso di togliere dall’equazione la necessità di avere conoscenze tecniche specifiche. Non serve saper programmare, o saper scrivere un proprio sito, per poter iniziare a comunicare con tutti, e questo ha sicuramente permesso a molte più persone di diventare cittadini dell’internet.
Tuttavia, questo ha anche creato un problema, per lo più nascosto: si perde la propria indipendenza.
E’ vero che i social permettono a tutti di scrivere, pubblicare foto e caricare video visibili a tutto il resto del mondo, ma è anche vero che la comunicazione è ristretta ai soli utenti della stessa piattaforma. Se si vuole continuare a condividere, si resta dipendenti dalla piattaforma scelta.
Per molti questo non è un grande problema, visto che i maggiori siti di social media sono largamente popolati, ma mi chiedo quanto questa modalità di utilizzo di internet stia cambiando il modo in cui vediamo il World Wide Web.
Non siamo più cittadini dell’internet, ma diventiamo semplici fruitori di una particolare tecnologia, il cui funzionamento ci è per lo più nascosto.
Cosa più importante, ciò che pubblichiamo è regolato e moderato dai proprietari della piattaforma, e non abbiamo alcun tipo di controllo su questo processo di moderazione. Da un giorno con l’altro, potremmo ritrovarci il nostro account censurato o cancellato, per motivi non ben precisati, e non potremmo fare nulla a riguardo.
Trovo che sia piuttosto pericoloso lasciare il monopolio delle comunicazioni a grandi aziende private, come Google e Facebook, la cui unica ragione di esistere è quella di guadagnare tramite i nostri dati e il nostro tempo.
Dobbiamo imparare a diventare più indipendenti online, anche a costo di perdere qualche piccola comodità.
Mai come oggi è stato più facile aprire un proprio sito internet, anche senza nessuna conoscenza di informatica e programmazione.
Esistono anche alcune alternative ai più comuni social media. Sono ancora in fase per lo più sperimentale, ma i progetti sono molto interessanti ed innovativi. Un interessante esempio è mastodon, un sostituto decentralizzato di Twitter.
TL;DR
L’idea principale che voglio trasmettere con questo articolo è questa:
Dai valore alla tua indipendenza online.
Cerca alternative ai social e alle app dei giganti come Google e Facebook, e se ne hai voglia apri un tuo sito! E’ un’esperienza interessante, avria molta più libertà di esprimerti come meglio credi e potrai davvero dire di essere proprietario dei tuoi contenuti.